Art. | Essere soli

Come la Solitudine può essere utile e, talvolta, necessaria

I momenti di festa, di felicità e di euforia sono piacevoli, e dovrebbero trovare spazio nella vita di ognuno di noi. 

Moderatamente, certo…

Ma se ci basassimo solo su questo, cosa cambierebbe?

O meglio, non vorremmo forse che nella nostra vita andasse sempre tutto bene?

Se tutto funzionasse così forse sarebbe bellissimo, ed è giusto pensarlo. Ma sarebbe anche sbagliato.

“Andrew, perché dici questo?”

Perché se basassimo la nostra vita sulle emozioni positive, le risate e i momenti felici eterni non ci preparerebbero mai ai momenti difficili che certamente la vita ci presenterà.

No, non si tratta di essere arrendevoli o nichilisti: si tratta di essere realisti.

Nessuna persona al mondo vive senza avere difficoltà da affrontare.

Tanto i più ricchi, quanto i più poveri.

Avere problemi da risolvere, in realtà, è una costante utile e sana.

Ci permette di chiederci con ragionevole frequenza cosa possiamo fare per migliorare noi stessi e la nostra vita.

Inoltre, se non avessimo problemi, o imprevisti da gestire, come potremmo apprezzare il valore di ciò che è bello, buono e ci rende felici?

Se fosse facile trovare una persona da amare, un amico con cui confidarsi, un impiego in cui spendersi serenamente, o un progetto a cui dedicarsi con passione, allora non avrebbe senso chiedersi “cosa” e “come” vogliamo sia la nostra vita.

Non puoi crescere attraverso le vittorie. Cresci solo dalle difficoltà e dalle prove che superi.

Se non fosse così, immagineresti mai uno scenario diverso?

Sono gli errori, le cadute e i fallimenti a farti crescere. E sì, suona come una fregatura.

Ma… non lo è!

Sono le regole di un “gioco” chiamato semplicemente vita.

E vivere davvero significa custodire la propria identità senza credersi invincibili o infallibili.

Essere sinceri con se stessi, anziché sprecare tempo a convincere gli altri dei propri successi, è una Virtù che si apprende.

Ma non è scontato che ciò accada.

Se vuoi stare bene con gli altri impara anzitutto a stare bene con te stesso, ad accettarti per come sei e a migliorarti sia come individuo sia come cittadino di una società che – purtroppo e per fortuna – non la penserà sempre come te.

Quando raggiungi quella consapevolezza di te stesso, tale da renderti più sicuro e fiducioso nei mezzi a tua disposizione, allora potrai rivolgere il tuo sguardo agli altri.

Non cercare una relazione se non sei pronto a condividere tempo, idee, energie e risorse con un’altra persona.

Sarebbe egoistico nei suoi confronti; e sarebbe svilente nei tuoi.

La solitudine, se ben pattuita con te stesso, può essere utile.

Essa, infatti, può darti il tempo di tirare le somme; di chiudere la bocca e aprire le orecchie; di fare il punto della situazione, su dove sei e su ciò che vuoi.

Prenditi il tempo che serve a costruire la tua libertà, la tua indipendenza e la consapevolezza di te stesso che cerchi.

Poi, però, torna nel mondo e vivi come il cittadino migliore che hai saputo sviluppare oltre il tuo ego o le tue debolezze.

Il tempo della solitudine è necessario, ma non è una soluzione definitiva.

Si tratta di “finestre temporali” passeggere, come ogni cosa importante della vita.

Passeggeri sono anche i successi, i fallimenti, i giorni, gli amici, le cose, e la vita stessa.

Guarda alla tua vita con l’onestà intellettuale di riconoscere il fatto che non sia eterna.

Mostrami la brevità della vita, e io ti mostrerò quanto il valore di essa non sia nella sua estensione, ma nel significato che le darai in ogni singolo giorno“, scrisse Seneca.

Una volta compresa questa consapevolezza, poniti l’obiettivo di accrescere e migliorare ciò che sai e ciò che vuoi sapere.

L’impegno quotidiano richiede sforzo continuo, perciò non dimenticare di riposare.

Ma, al di là della fatica, sappi che è proprio questa disciplina ciò che ti porterà dalla condizione in cui non vuoi più stare a quella in cui “vorresti” essere.

Ed infine: togli il maledetto Condizionale dal tuo vocabolario.

Vorrei…“, “Se solo potessi…“, “Inizierei domani, ma…“.

No! Con te stesso devi essere dolce, ma anche imperativo:

Voglio fare così“, “Devo fare questo e poi quello“, “Comincio oggi“.

E non pensare di dover impressionare qualcuno. 

I grandi obiettivi si raggiungono dapprima con piccoli cambiamenti salutari. Guarda a questi prima che al risultato finale, ed esso si svilupperà di conseguenza.

Non sei speciale; nessuno di noi lo è.

Ma sei un individuo unico: ognuno è unico alla propria maniera.

Ricorda questo, e conservalo. Hai un grande valore, non dimenticarlo mai. 

Forse non puoi cambiare il mondo, ma puoi certamente migliorare te stesso e il modo in cui sei parte di esso.

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo“, diceva Gandhi.

Non aspettare che qualcosa succeda, o non succederà mai.

Agisci verso ciò a cui miri, e fa’ sì che accada con le tue forze e con gli insegnamenti tratti dalle tue esperienze.

Fallo per te. Punto.

Fallo. Per. Te.

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